I raggi UV sono importanti per la sintesi di vitamina D, che a sua volta è fondamentale per un sano sviluppo dello scheletro, ma a tal fine ne basta una minima quantità.
Esiste una scala internazionale da 1 a 11 che correla il livello di radiazioni ultraviolette con il grado di rischio. Quando l’indice è superiore a 3 si devono mettere in atto le misure preventive e cioè evitare l’esposizione al sole e l’attività fisica intensa all’aperto nelle ore più calde.
Se il livello di rischio indicato dalla Protezione civile per le successive 24-48 ore è 2 oppure 3 è bene non stare all’aria aperta né tantomeno praticare sport tra le 12,00 e le 18,00.
I bambini in tenera età, gli anziani e le persone convalescenti o con problemi di salute piuttosto marcati devono ripararsi dal caldo e dal sole e non andare in parchi o giardini.
Se l’indice previsto è 1 è sufficiente evitare l’esposizione diretta al sole tra le 12,00 e le 18,00 e stare in luoghi freschi e ventilati assumendo molti liquidi.
Normalmente la sudorazione abbassa la temperatura corporea, ma questo meccanismo è meno efficiente quando iltasso di umidità è molto elevato e nei soggetti anziani, ammalati o in età pediatrica (specie tra o e 4 anni). Per questo bisogna fare in modo di proteggere dal caldo questi soggetti a rischio e fornire loro un adeguato apporto diliquidi.
Molto utile per affrontare il caldo è ombreggiare gli alloggi con tende da sole, persiane, veneziane, isolaretermicamente gli ambienti e utilizzare i condizionatori.
I ventilatori meccanici accelerano soltanto il movimento dell’aria e non abbassano la temperatura ambientale, ma diminuiscono la temperatura percepita dando sollievo; stimolando la continua sudorazione, però, aumentano ilrischio di disidratazione.
Per questo anche in tal caso è importante bere molti liquidi e non dirigere il ventilatore direttamente sul corpo. Questi rischi sono maggiori se la temperatura supera i 32°C .
Bere liquidi e mangiare molta frutta, che è ricca di acqua, è quindi essenziale, ma le persone che soffrono di malattie cardiache, renali o epatiche devono consultare il medico prima di variare l’assunzione di liquidi.
Inoltre si devono evitare bevande gassate o troppo fredde ed anche quelle alcoliche ed il caffè che aumentano la sudorazione e la sensazione di calore.
Anche l’alimentazione è importante : si devono privilegiare pasti frequenti e leggeri, a base di frutta e verdura, e bisogna conservare i cibi al fresco o nel frigorifero per evitare che si sviluppino germi che, una volta ingeriti, porterebbero a patologie gastroenteriche.
L’abbigliamento dev’essere leggero e comodo, di colore chiaro e privo di fibre sintetiche che ostacolano la traspirazione.
Può essere utile ripararsi il capo con cappelli leggeri e chiari.
Se si è ammalati non ci si deve coprire troppo.
Ovviamente si deve proteggere la pelle con creme solari.
Quando si deve viaggiare si deve tenere presente che nel caso l’auto non disponga di un impianto di climatizzazione è bene evitare le ore più calde e le strade trafficate, che comporterebbero code e tempi più lunghi in auto.
Se invece è presente l’impianto di climatizzazione la temperatura interna dev’essere regolata in modo da rimanere circa 5°C inferiore a quella esterna. In auto si deve avere a disposizione una bottiglia di acqua.
Quando si posteggia non si devono lasciare persone a bordo per lungo tempo, specialmente se l’auto è al sole. Prima di risalire si deve aerare l’abitacolo e controllare che il seggiolino per i bambini non si sia surriscaldato (la cute dei bimbi è molto delicata e può scottarsi facilmente!).
Quando fa molto caldo le persone ipertese o cardiopatiche possono subire bruschi abbassamenti di pressione nel passare dalla posizione sdraiata a quella eretta per cui è bene che si alzino lentamente dal letto.
Inoltre è bene controllare la pressione arteriosa e consultare il medico per verificare l’eventuale necessità di un cambiamento di terapia o di dosaggio.
Se si nota che una persona anziana rallenta le sue normali attività (vestirsi, mangiare ecc.) lo si deve far presente al medico.
Anche la conservazione dei farmaci deve tenere conto dell’aumento di temperatura ambientale. Tutti devono essere conservati lontano da fonti di calore; quelli che devono essere conservati sotto i 25-30 °C devono essere riposti in frigorifero (leggi ulteriori informazioni sul sito del Ministero della Salute).
Alcuni farmaci peggiorano i sintomi dovuti all’ipertermia e in caso di malesseri ci si deve rivolgere sempre al medico. A volte è necessario cambiare la posologia, ma mai si devono prendere iniziative autonomamente!
Il caldo può provocare :
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crampi, dovuti a carenza di sodio provoca a sua volta da perdita di liquidi,
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edema, causato da vasodilatazione periferica prolungata con conseguente ristagno di sangue nelle estremità inferiori,
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lipotimia, con perdita di coscienza causata da un calo della pressione arteriosa, si risolve facendo sdraiare il paziente con le gambe sollevate rispetto al cuore;
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stress da calore, con malessere generale, disorientamento, nausea, debolezza, cefalea, tachicardia ed ipotensione; lo stress da calore può essere evitato portando la persona in luogo fresco, reitegrando i liquidi con bevande ricche di sali minerali e zuccherine. Se non trattato subito può portare al colpo di calore;
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colpo di calore quando la temperatura corporea arriva a 40°C e si presentano iperventilazione, edema polmonare, insufficienza renale, aritmia, fino ad arrivare allo shock con delirio e infine perdita di coscienza. Ovviamente è necessario chiamare subito un’ambulanza e intanto scoprire e ventilare il malato rinfrescandolo con acqua fresca.
Un’esposizione eccessiva al sole è un rischio per la salute, è quindi molto importante adottare comportamenti responsabili.
ATTENZIONE: Prima di intraprendere qualsiasi terapia rivolgersi sempre al medico